Lo scopo della chirurgia del torace su pazienti FtM è di dare un aspetto maschile al torace nel suo complesso. Questo intervento è spesso il più desiderato ed il primo ad essere richiesto, poiché rappresenta quello con maggiori implicazioni nelle interazioni sociali di tutti i giorni. Se richiesto, è possibile effettuare in un solo tempo operatorio l’intervento di mastectomia e istero-annessiectomia, operando contemporaneamente il chirurgo plastico sul torace ed il ginecologo in addome, prevalentemente per via laparoscopica. Il paziente ritenuto idoneo dal team multidisciplinare (psicologo ed endocrinologo) verrà per la prima visita, con o senza autorizzazione legale. Valuteremo insieme il volume del seno, la ptosi mammaria, gli eccessi di tessuto cutaneo, le dimensioni e la posizione del complesso areola-capezzolo, l’elasticità della cute, l’indice di massa corporea (BMI) al fine di scegliere la tecnica chirurgica più adatta per ogni singola persona. Esistono diverse tecniche per ottenere un torace maschile ottimale.

La tecnica emiperiareolare e periareolare, che prevede l’incisione lungo il perimetro dell’areola è indicata solo in mammelle di piccolo volume con buona elasticità cutanea.

Si esegue la mastectomia sottocutanea mantenendo la vitalità dell’areola capezzolo o talvolta si innesta per ottimizzarne il risultato. E’ sempre possibile perdere la sensibilità di essa a causa della totale asportazione della ghiandola mammaria. Il tessuto asportato sarà inviato per esame istologico. L’incisione concentrica può essere disegnata come circolare o ellittica, consentendo la disepitelizzazione di un’area calcolata di cute in direzione orizzontale o verticale. La cute in eccesso e il tessuto areolare sono ridotti grazie alla disepitelizzazione realizzata secondo uno schema di cerchi concentrici, per riposizionare il complesso areola-capezzolo nella corretta posizione di un torace maschile. L’accesso avviene attraverso un’incisione sulla faccia inferiore del cerchio tracciato più esternamente, lasciando un ampio peduncolo per il complesso areola-capezzolo. Viene poi realizzata una sutura a borsa di tabacco e regolata sul diametro areolare desiderato (generalmente 25-30 mm). Il vantaggio di questa tecnica è dunque quello di permettere la riduzione e il riposizionamento, ove necessario, dell’areola e la rimozione della cute in eccesso.

La tecnica cosiddetta “Double incision con innesto del complesso areola-capezzolo” è indicata in pazienti con mammelle di piccolo-medio o grande volume e scarsa elasticità cutanea.

La mastectomia con innesto libero del complesso capezzolo-areola ( free nipple-areola complex graft technique) fu la prima tecnica proposta per il trattamento dei pazienti FtM. Essa è ritenuta, da molti autori, la scelta migliore per intervenire su seni di medie e grandi dimensioni con vario grado di ptosi (grado di ptosi II o III) e, in particolar modo, nei casi in cui l’elasticità della cute è scarsa. E’ molto importante che durante la fase di pianificazione preoperatoria e disegno il paziente assuma posizione ortostatica con gli arti superiori completamente addotti. Questa è la posizione migliore per segnare i limiti superiori e inferiori di taglio, che poi dovranno coincidere con il bordo inferiore del muscolo pettorale. E’ importante, sia dal punto di vista oncologico che estetico, rimuovere tutta la ghiandola mammaria, anche se si consiglia di proseguire nella vita con accorta autopalpazione ed eventuali ecografie della regione mammaria annuali. Molto importanti sono i dettagli di tecnica dedicati alla costruzione del nuovo complesso areola capezzolo, che prevedono la costruzione di una nuova piccola areola contenete un nuovo piccolo capezzolo dando come risultato un complesso areola capezzolo piccolo e maschile. Inoltre un dettaglio importantissimo è il posizionamento simmetrico e nel punto giusto sul torace. In base ai nostri studi eseguiti su uomini cisgender questo punto ha una precisa relazione con il muscolo grande pettorale. Questa tecnica descritta  nel 2016 dalla Dott.ssa Lo Russo porta ad un aspetto estremamente maschile del torace ed estremamente simmetrico. Il complesso capezzolo-areola viene posizionato e assicurato nella posizione corretta tramite una sutura tie-over, che verrà lasciata in sede per 7 giorni, per permettere che il processo di attecchimento dell’innesto si completi correttamente.

I vantaggi di questa tecnica sono rappresentati dalla facilità con cui possiamo rimodellare il torace e la rapidità con cui è possibile rimuovere grandi quantità di tessuto, oltre alla libertà che concede nel riposizionamento e ridimensionamento del complesso capezzolo-areola. Gli svantaggi sono rappresentati dalle lunghe cicatrici residue che però ben posizionate sul torace, nell’ombra del bordo del muscolo pettorale, diventano nel tempo sempre meno visibili.

Sempre si utilizzano i drenaggi per scongiurare una seppur minima raccolta ematica post operatoria.

Il tessuto mammario asportato sarà sempre inviato per esame istologico.

Complicanze

La principale complicanza post-operatoria, che abbiamo notato nella nostra esperienza e che viene riportata nella maggior parte degli studi, è rappresentata dall’ematoma. Questa complicanza, qualora si verificasse nell’immediato post operatorio rende necessario reintervenire per coagulare e fermare il sanguinamento e drenare la raccolta ematica. Mentre gli ematomi e sieromi di minori dimensioni possono essere evacuati tramite aspirazione con una siringa. Eventuali piccole deiscenze della ferita possono essere trattate conservativamente con medicazioni, mentre quelle più grandi possono essere trattate con una piccola revisione ambulatoriale.

La necrosi parziale o totale del complesso areola-capezzolo è generalmente trattata in modo conservativo nell’immediato periodo postoperatorio, ma in casi eccezionali può essere necessaria una ricostruzione del capezzolo in un secondo tempo.

Anche fra pazienti che non hanno presentato alcuna complicanza, circa il 10% necessita di almeno un ritocco per migliorare i risultati estetici. Il chirurgo deve mettere al corrente il paziente di questa possibilità prima dell’intervento.

Il paziente deve rispettare i seguenti requisiti:

incongruenza di disforia di genere ben documentata;
l’essere in grado di prendere una decisione consapevole e di dare il
consenso informato;
maggiore età nel paese di riferimento;
essere in buone condizioni di salute;
certificazione da parte di specialista Psicolog* e/o Endocrinolog* che attesti il percorso intrapreso per cui si consiglia l’intervento.

Non è necessario aver iniziato la terapia ormonale sostitutiva con androgeni.
È necessario avere una ecografia mammaria o mammografia recenti.
I farmaci con effetto antiaggregante per le piastrine, come l’aspirina o acido acetilsalicilico, e i farmaci anticoagulanti vanno evitati nelle 2 settimane precedenti l’intervento. È necessario informare il chirurgo di eventuali patologie presenti.

La creazione del torace maschile, avendo ormai una casistica di oltre 120 interventi, ha una durata di circa 90 minuti.

L’intervento prevede un ricovero con degenza di 1-2 giorni,in terza giornata si rimuovono i drenaggi.
Dolore e/o fastidio nelle ore e nei giorni successivi all’intervento sono normali.
Quando si va a casa, si avrà un bendaggio contenitivo e un’idonea terapia medica per contenere il dolore post operatorio, il rischio di infezioni ed il rischio tromboembolico se lo si ritiene necessario. Nei primi giorni è consigliato evitare di alzare le braccia, fare sforzi con esse e sollevare carichi, camminare, senza affaticarsi, è invece consigliato anche per prevenire il rischio di trombosi venosa profonda (TVP).
Il controllo successivo avviene una settimana dopo l’intervento. Si controllano le ferite, si può vedere la vitalità dell’areola capezzolo e in caso di innesto di essa il suo attecchimento.
Il bendaggio sarà sostituito dalla sola guaina contenitiva, che solitamente sarà una fascia da addominoplastica alta 18 cm, posta ovviamente sul torace a mantenere compressa la zona operata.
La maggior parte dei pazienti si sentono doloranti dopo l’intervento per i primi giorni, ma saranno in grado di tornare al lavoro in due , tre settimane.
È possibile ricominciare le proprie attività dolcemente dopo una settimana e attività faticose dopo circa un mese.
Le cicatrici verranno trattate con molta cura subito dopo l’intervento. Si consiglia infatti l’uso di una crema specifica per il loro trattamento che la Dott.ssa Lo Russo consiglierà e che verrà prodotta in farmacia come una formulazione galenica. Per almeno un anno dopo l’intervento evitate di esporre la cicatrice al sole.
Nonostante la ghiandola mammaria durante questo intervento sia rimossa in toto è bene ricordare anche che questo tipo di intervento non mette completamente al riparo dal rischio di sviluppare il tumore del seno.; pertanto si consiglia di proseguire con ecografie della regione mammaria annuale per gran parte della vita.

Ogni percorso chirurgico è unico. Per valutarne i costi è fondamentale la prima visita, durante la quale valuteremo molti aspetti – individuali e generici – che determineranno poi il costo definitivo proposto.
Ogni preventivo sarà l’esito di un’accurata analisi del caso specifico di ogni paziente, ma gli aspetti generali restano invariati e comprendono sempre: il ricovero, l’equipe medica, il personale infermieristico e anestesiologico in sala operatoria, i materiali (come protesi, device) la degenza di una giornata presso la clinica day surgery, la colazione e l’assistenza infermieristica post operatoria.
Sempre compresi nel costo complessivo dell’intervento, ci sono le medicazioni e i controlli post-operatori che si eseguono a distanza di una settimana dall’operazione e poi, via via, dopo un mese, tre mesi e un anno.

Fatte queste importanti considerazioni, il prezzo di riferimento per l’intervento di creazione del torace maschile di 8.000 euro circa.

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Fissa un appuntamento con la Dott.ssa Giulia Lo Russo, telefonando allo 055 244950, dal lunedì al venerdì in orario 9-19.

La Dott.ssa Giulia Lo Russo opera a Firenze presso la clinica privata Day Surgery Center Maurizio Bufalini.
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